Il Cinema In Crisi: Netflix O Sala?
Di Giulia Pagliari
E’ sempre più attuale la tematica della “crisi cinematografica”, che interessa la frequentazione del cinematografo come luogo dove assistere alla proiezione di un film. Le multisale registrano sempre meno afflusso, a causa, in primo luogo, dall’alternativa fornita da servizi on line in streaming.
Netflix, Prime Video, Disney plus ed altre piattaforme streaming hanno sostituito quasi completamente le sale di proiezione ormai sorpassate da gran parte dei giovani, e da tutti specialmente in seguito all’emergenza Covid.
Indubbiamente incomparabile la comodità e versatilità di un computer, munito di abbonamento streaming. Nondimeno la qualità ed il fascino di entrare in sala, visionare una pellicola empatizzando col resto del pubblico o godersi la visione in completa solitudine: esperienze riconducibili ad una percezione all’antica della cultura cinematografica.
Sottoposto un sondaggio riguardante le tematiche appena espresse ad un numero di venticinque adolescenti, si è palesata la tendenza giovanile a preferire, malgrado la lieve differenza tra le due percentuali, la riproduzione in sala allo streaming.
Infatti, sebbene alcuni preferiscano la “maggiore comodità”, la “riservatezza” e la “possibilità di mettere in pausa il film” avvalendosi dei servizi streaming, l’esperienza cinematografica vissuta nelle sale rimane “incomparabile”, “più coinvolgente e suggestiva”, regalando un’atmosfera quasi folklorica.
Anche celeberrimi registi hollywoodiani si sono espressi in relazione al contemporaneo panorama cinematografico, che vede in lotta le sale e le piattaforme streaming. Il regista Tarantino critica amaramente la seconda opzione, affermando che la situazione delle sale sia tragicamente caduta con lo scoppio della pandemia, portando come “fortunato” esempio il suo C’era una volta a Hollywood, che ai tempi odierni non sarebbe in grado di registrare il numero di incassi record raggiunti.
Relativamente al nostro territorio ternano, abbiamo poi raccolto un parere intervistando Barbara Travaglini, responsabile della gestione del cinema Cityplex Politeama. Nel dialogo è emerso ancora una volta il disagio registrato anche dal più antico dei nostri cinema nel periodo post-pandemico, quando ha constatato un afflusso minore anche da parte del suo pubblico fidelizzato.
“Considerata l’attuazione di politiche di pagamento accessibili – dice la Travaglini- e di programmazioni trasversali come la collaborazione con la Cineteca di Bologna per il Cinema restaurato, c’è necessità di risposta all’attività cinematografica da parte della città e, soprattutto, dei giovani. Difatti, tramite iniziative attuate dalle istituzioni scolastiche come avvenuto successivamente all’uscita del film “Dante” nel settembre 2022, abbiamo registrato un grande impatto, ma la preferenza delle sale manifestata dai giovani rimane solo nella consapevolezza. I dati, infatti, non la confermano”.