Terni attende il Giro d’Italia

di Tommaso Fontana

Lo scorso fine settimana è iniziato il Giro d’Italia 2023 dalla splendida cornice della Costa dei Trabocchi, in Abruzzo, e sabato la Corsa Rosa ripartirà da Terni. 207 chilometri, da Piazza della Repubblica, a Terni, fino a Fossombrone. Un percorso che attrae particolarmente i fuggitivi, i quali potrebbero approfittare del disinteressamento degli uomini veloci e degli scalatori nel gruppo. Il finale della frazione, tuttavia, promette fuochi d’artificio: la carovana, dopo aver attraversato Spoleto, Foligno (dove è posto il primo traguardo volante), Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sigillo (dove si sprinterà per una seconda volta) e il Passo della Scheggia, affronterà un circuito di settanta chilometri attorno a Fossombrone, che presenta diverse asperità da scalare. Il primo gran premio della montagna sarà la salita de “I Cappuccini” (2,8 km al 7.9%), che vede pendenze fino al 19% e verrà scalata per la prima volta a 50 chilometri dalla conclusione. Terminata la discesa de “I Cappuccini” la strada tornerà a salire per la scalata del Monte delle Cesane (7,8 km al 6,5%), una salita particolarmente irregolare che alterna rampe a pendenze in doppia cifra – si arriva fino al 18% – a tratti più dolci. Tagliato il traguardo del gran premio della montagna di seconda categoria, i corridori si lanceranno in picchiata verso Fossombrone, per affrontare per un’altra volta lo strappo de “I Cappuccini”, che fungerà da trampolino di lancio per gli attacchi decisivi nel finale: dalla cima il traguardo disterà soltanto sei chilometri. La Terni – Fossombrone, dunque, si configura come una tappa molto nevrotica nel finale, che potrà essere resa ancor più insidiosa dal maltempo e dalle strade bagnate, che hanno già inflitto tanti dolori ad alcuni protagonisti della Corsa Rosa in questo avvio di Giro. Il percorso si addice sia all’azione delle fughe – in cui ci si potranno infilare anche i velocisti più resistenti come Pedersen, Matthews e Magnus Cort Nielsen, oltre ai puncheur più puri – sia agli uomini di classifica, che, reduci dalla scalata del Gran Sasso del giorno precedente, potranno sfruttare le pendenti rampe delle salite finali per guadagnare qualche secondo in classifica generale e magari centrare anche il successo di tappa. Gli scenari sono tanti, ma la certezza è che l’Umbria e le Marche si tingeranno di rosa per l’arrivo del Giro: a Terni sono attese più di 20.000 persone.