Il nostro progetto

Obiettivi specifici di apprendimento
1. l’acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico-professionali del settore di studio e di competenze progettuali in contesti lavorativi (saper fare – discipline dell’area d’indirizzo)
2. l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative (saper esprimere, comunicare e interagire con il mondo esterno – discipline area linguistica ed economica)
3. la socializzazione nell’ambito della realtà lavorativa (saper essere)
4. l’utilizzo efficace di esperienze lavorative all’interno del percorso scolastico e formativo per il potenziamento delle prestazioni scolastiche
5. la rimotivazione di studenti in difficoltà, favorendo la prosecuzione nell’iter scolastico e formativo.

Nostro intento è quello di promuovere l’autostima e la voglia di “inventare” e di “intraprendere” su basi creative ma nello stesso tempo scientifiche favorendo, lo sviluppo della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate e in prospettiva, l’auto-imprenditorialità attraverso tre momenti:
1. l’idea progettuale
2. l’incontro con un’azienda giovane portatrice di modelli di riferimento
3. breve formazione di tipo economico-aziendale che porti ad una valutazione di mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, si ritiene utile
• promuovere una metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali;
• favorire la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;
• ricercare l’integrazione dei saperi e l’acquisizione metodi attivi, quali il problem solving;

Riguardo alla ricerca e alla selezione degli ambiti lavorativi, in relazione ad una istruzione di tipo artistico-liceale, è necessario precisare che ci troviamo spesso difronte a profili professionali poco noti o difficilmente inquadrabili nelle tipologie di lavoro tradizionali. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di preziosi esperti in settori poco esplorati ma proprio per questo attraenti come nuove possibilità lavorative che nascono dall’analisi delle esigenze di tipo culturale e sociale del nostro tempo.
La constatazione induce ad una duplice riflessione: per “orientare” al mondo del lavoro è necessario in primo luogo valutare le attitudini e i bisogni degli studenti, ma anche cogliere gli aspetti più innovativi e sostenibili in senso globale del lavoro dei creativi; se infatti gli esperti di settore e l’informazione insistono sulla necessità di essere “creativi”, a volte non esistono neanche le nomenclature (e di conseguenza neanche specifici albi professionali), relativi a professioni come quelle del fotografo, del video maker, del grafic designer, dell’interior designer, del curatore di eventi, del decoratore di interni o del restauratore. Al contrario, non solo a livello nazionale ed internazionale, ma anche nel nostro territorio, si trovano attualmente interessanti esempi di Start-upche attraverso l’innovazione tecnologica e la definizione di un’idea imprenditoriale “utile e intelligente”, dimostrano come sia necessario ormai uscire dai soliti schemi “accademici” e orientarsi verso nuove idee imprenditoriali.
Per quanto riguarda il Liceo Artistico, quindi, tenendo conto dell’allargamento previsto dalla L. 107/15 luglio 2015 (artt. 33-44) relativamente ai contesti di Alternanza scuola lavoro , si è proceduto a selezionare proposte di collaborazione pervenute da enti e associazioni del territorio o di livello nazionale con ricaduta nello specifico ambito di studio oppure a ricercare sinergie territoriali sulla base di progetti interni come nel caso del Progetto “Adotta un quartiere”. Inoltre, sono stati privilegiati gli incontri con gli esperti del settore, ricercati autonomamente dei docenti d’indirizzo, oppure proposti da enti locali come la Biblioteca Comunale o la Camera di Commercio. Si è cercato infine di riproporre la modalità della Impresa simulata che ha portato eccezionali risultati di apprendimento e di successo nei due passati anni scolastici, nella formula del lavoro digitale attraverso una piattaforma fornita a livello ministeriale.

Ogni consiglio di classe ha pertanto ricercato tutte le esperienze valutate più consone alla formazione degli allievi attraverso la modalità dell’apprendimento in contesti reali, integrandola il più possibile con la nostra specificità scolastica, cercando di rientrare in un monte ore che va dalle 70 ore circa per le classi terze alle 40 circa per le classi quarte, anche se in alcuni casi non è ancora possibile quantificare il monte ore complessivo di tali attività. La scansione temporale delle attività è dunque relativa alle singole iniziative esterne, ovvero, nel caso di progetti interni o dell’impresa simulata, può svolgersi per l’intero anno scolastico. In generale, comunque, si tenderà a concentrare l’attività in 7-10 giorni con interruzione dell’attività didattica ordinaria e con prosecuzione poi in singole giornate o pomeriggi fino al raggiungimento del monte ore previsto.

Per quanto possibile si utilizzeranno tecniche di peer education e si rinforzerà la comunicazione tra docenti e alunni con attività di teletutoring.

Sarà utilizzata la modulistica  già in uso prevedendo una Convenzione tra la Scuola e il Soggetto Esterno, un Progetto formativo tra i due precedenti soggetti, la famiglia e il ragazzo; un Registro delle presenze, un attestato di frequenza da parte del soggetto ospitante, una scheda di valutazione firmata dal tutor esterno e dal tutor scolastico e una certificazione finale con le competenze acquisite che permetterà agli alunni di acquisire crediti.